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Il segmento testuale Stefano Vatteroni è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 6Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 426

Brano: [...]i passanti (v. Attentati a Mussolini).

Il Lucetti, dopo un tentativo di fuga, fu arrestato dagli agenti della macchina di scorta che seguiva quella

del capo del governo fascista. In seguito alle indagini immediatamente esplicate furono arrestati, sotto l’imputazione di complicità nellattentato: Leandro Sorio, n. a Brescia nel 1899 e cameriere presso l’albergo « Trento e Trieste » di Roma, dove il Lucetti aveva trovato alloggio; e l’operaio Stefano Vatteroni, n. ad Avenza nel 1897, compagno di fede del Lucetti. L'11.6.1927 il Tribunale speciale condannò Gino Lucetti a 30 anni di reclusione, Leandro Sorio a 20 anni e Stefano Vatteroni a 18 anni e 9 mesi. Alfonso Pettinari, Giuseppe Tiburzi, Fausto De Sanctis e Zelindo De Luigi, che erano stati ugualmente arrestati nel corso delle indagini, vennero prosciolti in istruttoria.

Il 24.3.1928 fu invece condannato dal Tribunale speciale a 5 anni di reclusione il noto antifascista romano Vincenzo Baldazzi (v.), reo di aver inviato un aiuto di 300 lire alla madre di Lucetti che con l’arresto del figlio era rimasta priva di ogni sostegno.

Dopo aver trascorso 15 anni nel penitenziario di Santo Stefano, alla caduta del fascismo il Lucetti non fu liberato dal governo Badoglio e p[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 68

Brano: [...]nò per i fatti di Empoli (v.) 92 imputati. tra cui numerosi anarchici, complessivamente a 1.251 anni di reclusione. L’11.9.1926 il giovane anarchico Gino Lucetti, di Avenza (Carrara), lanciò a Roma una bomba contro l’automobile che portava Mussolini a Palazzo Chigi; fallito l’attentato, nel giugno 1927 Lucetti fu condannato dal Tribunale speciale a 30 anni di reclusione. Con lui vennero condannati altri due anarchici: Leandro Sorio (a 20 anni) e Stefano Vatteroni (a 18 anni e 9 mesi), che con l’attentato non avevano avuto nulla a che fare.

AI momento delle leggi eccezionali fasciste (novembre 1926), tra gli antifascisti arrestati e inviati nelle ìsole di confino non pochi furono gii anarchici. Tra questi: A. Badagli no, A. Preziosi, G. Tu rei, V. Messerotti, J. Russo, Pasquale e Zelmira Bìnazzi, L. Galleani, Ugo Fedeli, A, Failia, G. Boidrini, G.B. Domaschi, A. Belloni, G. Marchesi, G. Gervasio, Papini, Modugno. Come risulta, dalle sentenze, dal 1927 al 1943 il Tribunale speciale condannò come tali 31 anarchici: 2 a 'morte (Angelo Sbardellotto e Mi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 69

Brano: Ancona

Dopo 1*8 settembre, in alcune province gruppi di anarchici parteciparono alla lotta partigiana. A Massa Carrara: Stefano Vatteroni, Del Papa, Galeotti, Pelliccia e altri. Emilio Canzi fu comandante di formazioni partigiane nel Piacentino. In Romagna parteciparono alla lotta partigiana Ulisse Merli, Pirro Bartolazzi e Guglielmo Bartoini. A Carrara, una formazione partigiana portò il nome di Gino Lucetti. Furono uccisi dai fascisti: Filippo Pernisa, a Massalombarda, e Fabio Milandi a Villa dell’Albero (Ravenna) .■Dario Cagno, dopo aver combattuto in una formazione dei G.A.P. di Torino, venne fucilato nella caserma Monte Grappa. Emilio Za m boi ini venne catturato e fucilato a Reggio Emilia. A La Spezia venne fucilato Renat[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 590

Brano: [...]a clandestinità.

Le sanguinose repressioni e la massiccia emigrazione politica impedirono per alcuni anni al movimento popolare della provincia di condurre la lotta antifascista. Fu in quegli anni che si ebbero vari tentativi di combattere la dittatura cercando di liquidare fisicamente Benito Mussolini. Fu il carrarese Gino Lucetti (v), di Avenza, che l’11.9.1926 lanciò contro l’auto del duce una bomba, ma non colpì l’obiettivo. Arrestato con Stefano Vatteroni, anch’egli di Avenza, il Lucetti fu per lunghi anni carcerato e poi confinato fino alla caduta del fascismo. Nel 1943, liberato dall'isola confinaria, lo sfortunato Lucetti sarà vittima di un bombardamento, il Vatteroni potrà invece tornare nella città natia e, nel secondo dopoguerra, sarà tra gli esponenti più stimati del movimento libertario.

591



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 591

Brano: [...]vo durante gli anni del regime fu anche Ugo Mazzucchelli, tenace combattente antifascista più volte duramente colpito dalle aggressioni fasciste e dalle misure di polizia. Saranno sempre questi uomini che, alla caduta del fascismo, contribuiranno a gettare le basi della nuova lotta, indicando con l’esempio e la esperienza la giusta strada ai giovani. Molti di essi, come Gino Menconi, Ugo Mazzucchelli, Carlo Andrei, Almo Bertolini, Massimo Michi, Stefano Vatteroni e altri ancora, saranno i primi artefici della ricostruzione della vita democratica nella provincia.

Le dure repressioni di quegli anni non riuscirono a stroncare nella provincia l'opposizione: tra il 1939 e il 1943 si ricostituirono clandestinamente le fila dei partiti e andarono al tempo stesso sorgendo nuovi gruppi di militanti antifascisti con l’obiettivo comune di por fine alla guerra e di abbattere la dittatura. Non mancarono in questo periodo nuovi arresti che si conclusero con l’invio al confino di alcuni antifascisti e con il deferimento al Tribunale speciale di altri, come Massim[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 595

Brano: [...]rrara condannati dal Tribunale speciale (tra parentesi, gli anni di reclusione inflitti): Dante Armanetti (7), Lino Bambini (5), Almo Bertolini (18), Aladino Bibolotti (18 anni e quattro mesi), Athos Bugiiani (16), Gaetano Casari (5), Arturo Colombi (18), Giulio Cortesi (4), Alberto Dolci (4), Gino Lucetti (30), Giuseppe Margani (10), Gino Menconi (17), Massimo Michi (6), Emilio Montemaggi (2), Americo Piccini (2 anni e 6 mesi), Gino Scopis (4), Stefano Vatteroni (18 anni e

9 mesi).

Bibliografia: Giuseppe Mariani, Apuania 25 luglio 8 settembre 1943, Memoria inedita del 1973; Amm.ne Prov.le Carrara, Apuania eroica, Pistoia 1945; Emidio Mosti, La Resistenza apuana, Milano 1973.

Massa dei Sabbioni

Frazione del comune di Cavriglia (Arezzo) nella zona mineraria del Valdarno, durante la Guerra di liberazione venne duramente provata dalla brutalità delle truppe tedesche in ritirata.

Il 4.7.1944, nel corso di un’azione di rastrellamento che insanguinò l’intera zona, furono barbaramente uccisi dai tedeschi il parroco don Ermete Morini e il giov[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Stefano Vatteroni, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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